Brano: [...]one dei problemi economici sorti a seguito della Prima guerra mondiale, e nel 1923 la C.I.C.E. prese ufficialmente parte alla I Fiera Panrussa svoltasi a Mosca.
Gli anni dei regime
Nel 1924 Marinotti fu uno dei promotori del trattato di commercio italosovietico, il primo firmato tra un paese capitalista europeo e la Russia sovietica.
Rimasto amministratore delegato della C.I.C.E. fino al 1929, nel 1930 entrò come direttore generale alla Snia Viscosa, società che si trovava sull’orlo del fallimento per incaute speculazioni finanziarie compiute dai precedenti amministratori, ma che sul piano tecnico ed economico era assai promettente. Con scaltre combinazioni coinvolgenti gruppi finanziari stranieri e grazie a sovvenzioni statali, crediti bancari e appoggi politici, Marinotti riuscì rapidamente a risanare la situazione finanziaria della Snia. Quindi, promuovendo la produzione di fibre tessili artificiali (raion), mantenendone e sviluppandone l’esportazione nonostante la crisi economica in atto, sfruttò al massimo la politica di autarchia ([...]
[...] Nello stesso tempo, grazie ai suoi stretti legami con la Courtauids inglese e con gruppi svizzeri, trasse enormi vantaggi sfruttando con salari di fame gli operai italiani oppressi dal fascismo ed esportando all’estero, a prezzi competitivi, l’80 per cento della sua produzione.
Entrato così a far parte del cartel
lo internazionale che controllava i cinque sesti della produzione mondiale di fibre tessili artificiali, Marinotti trasformò la Snia Viscosa in uno dei maggiori gruppi industriali del mondo che, nel 1938, fabbricava il 72 per cento della produzione italiana di fibre artificiali e un sesto della produzione mondiale. I dividendi della Società, inesistenti dal 1927 al 1930, salirono al 6% nel 1931 e al 13% nel 1937.
Ormai padrone di fatto della Snia, nel 1934 Marinotti ne divenne amministratore delegato e nel 1939 anche presidente.
In previsione della guerra e dei futuri sviluppi tecnici, egli mirò a
trasformare la Snia da impresa prevalentemente tessile a gruppo chimico integrato a ciclo completo. Durante la Seconda guerra [...]
[...] nuovi rapporti con i monopoli statunitensi, creò nuove aziende e impianti in Spagna, in America Latina, nell’Estremo Oriente, e fu pronto a ristabilire quei contatti commerciali con l’U.R.S.S. di cui era stato uno degli iniziatori in Europa. Nel 1964 fondò la Camera di commercio itaiosovietica di Milano, della quale rimase presidente fino alla morte.
Un sorprendente aspetto della carriera di Marinotti è di essere divenuto il dominatore della Snia Viscosa, cioè di uno dei principali gruppi chimici italiani e, a un certo momento, anche nel mondo, senza avervi mai personalmente investito neanche una lira. Nel 1947, la nota inchiesta della Costituente sul capitale azionario italiano appurò che Franco Marinotti, dopo ben 17 anni di incontrastato dominio della Snia, possedeva personalmente soltanto n,04% del capitale di questa società, in azioni che egli non aveva acquistato, ma che gli erano state trasmesse per la sua
attività di direttore e di amministratore. Un altro 15% del capitale apparteneva a società del gruppo medesimo e quindi era cont[...]